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La piramide del cloud: differenza tra IaaS, PaaS e SaaS

event 15 gennaio 2018

La piramide del cloud: differenza tra IaaS, PaaS e SaaS

Guardando la famosa piramide del cloud, mi vengono sempre in mente le grandiose piramidi egizie. Così come le piramidi sono diventate il simbolo della civiltà egizia, il cloud computing sta diventando sempre di più il simbolo della Digital Transformation. Di seguito vi racconterò come è formata la piramide del cloud e la differenza tra IaaS PaaS e SaaS.

La piramide del cloud: IaaS, PaaS e SaaS

Negli ultimi anni il termine SaaS, prima utilizzato esclusivamente in ambienti IT, si sta diffondendo molto rapidamente anche tra gli utenti consumer, grazie alla diffusione di numerosi servizi che utilizziamo regolarmente ogni giorno, come Gmail, Google apps e Office 365.

Inoltre, i modelli IaaS e PaaS vengono adottati dalle imprese con maggiore frequenza anche grazie all’enorme successo di aziende come Netflix, Spotify e Airbnb che hanno sfruttato tali modelli per fronteggiare la crescita esponenziale del business.

La consapevolezza che i servizi basati sull'infrastruttura cloud possano dare una spinta al business, sta crescendo anche tra le piccole imprese. Secondo le ricerche di BCSG, il 78% delle imprese intervistate stanno considerando l’acquisto di nuovi servizi cloud nei prossimi 2-3 anni.

I servizi che possono essere erogati sfruttando infrastrutture cloud, sono di tre tipologie distinte: SaaS (Software as a Service), PaaS (Platform as a Service) e IaaS (Infrastructure as a Service). Prima di sfruttare tutti i vantaggi del cloud cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta, partendo dalla punta della piramide.

Cosa significa SaaS (Software as a Service)?

È la tipologia di servizio più completa. L’utente finale non ha bisogno di nessuna conoscenza informatica per utilizzare l’applicazione o i servizi erogati. In questo caso l’utente non ha bisogno di scaricare o installare nessun tipo di file, ma i servizi sono utilizzabili semplicemente con una connessione internet e un browser.

Il principale vantaggio è la possibilità di usare i servizi su qualsiasi dispositivo e in qualsiasi luogo. Immagina, ad esempio, di voler mostrare ai tuoi amici una foto, della tua vacanza al mare, ciò che hai sul tuo computer, ma sei ad una festa e non hai il computer con te. Con una soluzione cloud di archiviazione Saas (Dropbox, Box, ecc.), potrai mostrare la foto ai tuoi amici dallo smartphone e immaginare di nuovo il mare cristallino.

Questa tipologia di servizi viene spesso erogata con strategie freemium oppure può richiedere una sottoscrizione basata sul tempo di utilizzo o sul numero delle utenze. L’utilizzo del modello Saas, tendenzialmente riduce i costi derivanti dalle licenze, dalla gestione e installazione degli aggiornamenti.

Cosa significa PaaS (Platform as a Service)?

Il PaaS può essere visto come una piattaforma ponte tra le applicazioni (SaaS) e la parte infrastrutturale (IaaS). In questo caso, il fornitore del servizio si occupa dell’infrastruttura hardware, mentre l’utente dovrà installare il sistema operativo e occuparsi di sviluppare la sua applicazione. Va sottolineato che questa tipologia di cloud è dedicata soprattutto agli sviluppatori, i quali cercano un ambiente di sviluppo senza avere gli oneri che derivano dalla gestione dell’hardware. Inoltre, con il cloud PaaS gli sviluppatori hanno la possibilità di sfruttare la scalabilità dinamica, l’automazione per i backup dei database e un set di linguaggi di programmazione specifici. Ci sono poi alcuni PaaS “containers” (come Red Hat OpenShift), che consentono agli sviluppatori e ai sistemisti di avere un ambiente dove l’infrastruttura e le piattaforme che supportano le applicazioni ed i database sono automatizzate e perfettamente integrate. L’utente in questo caso si trova di fronte ad una soluzione flat e la fatturazione è, nella maggior parte dei casi, periodica.

Cosa significa IaaS (Infrastructure as a Service)?

Lo IaaS è l’infrastruttura hardware che sta alla base di ogni servizio cloud. Il provider offre un hardware virtuale (CPU, RAM, spazio e schede di rete) e quindi la flessibilità di un’infrastruttura fisica, senza l’onere per l’utente, della gestione fisica dell’hardware. Questa tipologia è dedicata agli amministratori di sistema o sistemisti, i quali non gestiscono fisicamente la struttura ma le istanze da attivare, le caratteristiche network ed infine le risorse da utilizzare.

Un altro vantaggio importante è che il fornitore di Cloud ha una fatturazione basata esclusivamente sul tempo di utilizzo, senza canoni fissi in modo da offrire la massima elasticità; va infatti sottolineato che tutto l’hardware virtuale è scalabile e misurabile automaticamente.

Ti starai sicuramente chiedendo: “Quale delle tre tipologie dovrei utilizzare?”. Adesso che conosci le differenze, il primo passo è capire di cosa hai bisogno:

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  • se hai bisogno di gestire alcune attività, come la fatturazione, le email e documenti di vario genere, puoi affidarti ad alcune soluzioni SaaS come i Software ERP e G suite;
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  • se hai bisogno di rilasciare delle applicazioni che hai in un ambiente cloud, devi considerare le offerte IaaS;
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  • se infine ti occupi di fornire infrastrutture cloud e vuoi occuparti anche della loro gestione per conto dei tuoi clienti, in modo da fornirgli i mezzi necessari per sviluppare e rilasciare applicazioni, hai bisogno di una soluzione PaaS.

La piramide del cloud: differenza tra IaaS, PaaS e SaaS

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