CLOUD & DEVOPS

Red Hat Summit 2023 Boston

event 12 giugno 2023

face AGOSTINO LEONI

Novità, innovazione, relazioni e divertimento

Boston si è dimostrata una città fantastica, perfetta per ospitare l’evento annuale organizzato da Red Hat e dedicato alle ultime novità e tendenze nel mondo open source. Dal 23 al 25 maggio il Red Hat Summit è stata un'occasione unica per apprendere, condividere e connettersi con esperti, clienti e partner di Red Hat, società leader nella fornitura di soluzioni appunto open source basate su Linux e Kubernetes di cui siamo fieri partner da moltissimi anni.

Io e Serena Cortopassi siamo stati rappresentanti di Extra Red nella spedizione “italiana” negli Stati Uniti: insieme a noi altri partner e clienti storici di Red Hat, come per esempio Intesa SanPaolo, Ferrari, VarGroup, VEM Sistemi, ItalGas, UnipolSai, con cui abbiamo avuto la piacevole opportunità di partecipare a questa magnifica esperienza, fatta di tecnologia e innovazione in un ambiente estremamente fertile e ricettivo. Il programma prevedeva oltre 200 sessioni tra quelle più tecniche, i keynote, laboratori, hands-on e demo interattive, suddivise in diverse aree tematiche, tra cui automation, hybrid cloud, edge computing, sicurezza, serverless e molto altro. 

Tra le parole chiave che abbiamo identificato ci sono sicuramente queste:

●    AI: tutti parlano di intelligenza artificiale, Red Hat non è stata da meno, anche con annunci importanti, come racconteremo tra poco
●    Multi-Cluster: il mondo delle applicazioni è sempre più grande e complesso, non avremo “il cluster”, ne avremo tanti e non necessariamente omogenei
●    Security: la sicurezza non è un optional, è la base sulla quale strutturare la vita del software di un’impresa
●    Automation: la chiave per la gestione della complessità sempre più alta dei sistemi    
●    Enablement: facilitare quanto più il lavoro degli sviluppatori astraendo le complessità della piattaforma

Parlando invece delle novità presentate da Red Hat, spiccano sicuramente le seguenti:

●    Ansible Lightspeed: un servizio integrato con la piattaforma IBM Watson code assistant che permette di creare playbook Ansible con l'ausilio dell'intelligenza artificiale tramite istruzioni fornite in linguaggio naturale. Il codice si avvale di un foundation model specifico per l'automation, il cui training è basato sull’immensa knowledgebase Red Hat e IBM oltre che sul repository open-source Ansible Galaxy. Inoltre, per garantire la massima trasparenza, ad ogni output è associata l'informazione sulla potenziale fonte che l'ha generata.

●    Event-Driven Ansible: una soluzione che consente di collegare gli strumenti di osservabilità dell’infrastruttura con le automazioni Ansible, in modo da scatenare azioni automatiche basate su eventi e regole predefinite, fornendo un aiuto concreto al monitoraggio proattivo. Gli eventi da intercettare possono arrivare da diversi tipi di sorgente, da tool di terze parti a webhook o software open-source come Prometheus.

●    Red Hat Service Interconnect: uno strumento che fornisce una connessione di tipo L7 tra applicazioni che possono essere in esecuzione su diverse piattaforme, isolate tra loro a livello network. Il servizio genera comunicazioni sicure per componenti che possono trovarsi su due cluster distinti oppure su un cluster e VM in altra infrastruttura, fornendo una modalità di configurazione self-service e ad alto livello agli sviluppatori.

●    Red Hat Developer Hub: una piattaforma open source per la creazione di portali per gli sviluppatori, che si basa sul progetto open source Backstage.io sviluppato inizialmente da Spotify. Questa piattaforma fornisce strumenti avanzati al servizio dello sviluppo, come risorse in self-service approvate e in linea con le best practice aziendali, template e documentazione, in un unico pannello, in modo tale da migliorare la produttività, aumentare la qualità del software e in generale ridurre problemi e punti di criticità per gli sviluppatori.
Sarà rilasciato nel corso del 2023 e nel frattempo Red Hat rende disponibile il progetto community sul quale è basato, che è Janus IDP

●    Red Hat Openshift AI:  una soluzione che integra strumenti e servizi per lo sviluppo e il deployment di applicazioni basate sull'intelligenza artificiale su Red Hat OpenShift. Red Hat OpenShift AI offre funzionalità come il model serving, il model monitoring, il model explainability e il model governance

●    Red Hat Trusted Software Supply Chain: per mettere al centro della scena la security delle applicazioni rilasciate su OpenShift analizzando le vulnerabilità in ogni anello della filiera, dalla build al deploy al runtime. Red Hat propone tre tool pienamente integrati con OpenShift e Quay (Trusted Content, Trusted Application Pipeline e Advanced Cluster Security) per sposare a pieno lo spirito del DevSecOps.


 

Il Summit 2023 ha ospitato anche l'Ansible Fest, un evento dedicato alla comunità degli utenti e dei contributori di Ansible, la piattaforma open source per l'automazione IT, che ha offerto sessioni specifiche sull'utilizzo di Ansible per vari scenari, come il cloud management, la sicurezza, il networking e il DevOps.

Oltre ai vari panel era ovviamente presente un’area open nel quale i vari partner di Red Hat hanno allestito i loro stand: aziende come Dynatrace, Dell, HP, Microsoft, Amazon, Elastic, Couchbase e tanti tanti altri, hanno trascorso giornate molto intense a raccontare ai presenti il loro lavoro e le loro tecnologie, oltre ovviamente ad aver distribuito una marea di gadget! 😀

Red Hat dal canto suo ha organizzato diverse aree in cui mostrare nella pratica i propri strumenti, come laboratori pronti all’uso sempre a disposizione, demo continue di prodotti community (es. Janus, Konveyor, Microcks…), l’angolo “Ask the Experts” in cui era possibile parlare direttamente con esperti Red Hat e fare domande su qualsiasi ambito, ma uno in particolare mi ha colpito: il Red Hat Edge. In quello stand diversi progetti di tipo Edge e IOT venivano mostrati in diretta, mostrando nella pratica come tramite le tecnologie offerte da Red Hat, i suoi partner e l’ormai immancabile AI sono in grado di intervenire in diretta per esempio nella fase di etichettatura di bottiglie in caso di errore. Semplicemente fantastico!

Non sono mancati poi i momenti di aggregazione, con feste ogni sera, gruppi musicali, escape room, quiz e tanto divertimento. Ovviamente non ci siamo tirati indietro quando c’era da festeggiare!

Inoltre io e Serena, essendo Red Hat Certified Professional (RHCP) abbiamo avuto accesso a diversi incontri dedicati, come per esempio la cerimonia di premiazione del Red Hat Certified Professional of the Year (ha vinto Jasper Wiegratz, ragazzo tedesco di 26 anni che ha raccolto sin qui ben 17 certificazioni!!!).

In conclusione ci sentiamo di dire che il Red Hat Summit 2023 ha confermato il ruolo di Red Hat come leader nell'innovazione tecnologica basata sull'open source e ha dimostrato di essere un punto fermo nel panorama delle tematiche cloud e automation. 
È stata un esperienza bellissima ed estremamente produttiva che ci fatto ritornare a casa con un sacco di nuovi spunti e suggerimenti per proseguire il nostro percorso di miglioramento e condivisione.