IBM Study Tour con Nooemy
AI & DATA
IBM Study Tour con Nooemy
event 01/06/2023
face FRANCESCA PASSAGLIA
Tutto ha avuto inizio oltre due anni fa, quando Extra Red risponde e si aggiudica un bando di gara di Mooney S.p.A. per la creazione di un assistente conversazionale.
Dopo circa un anno e mezzo il progetto dà vita a Nooemy: un chatbot realizzato con IBM Watson Assistant e accessibile sia dal sito web che dall’applicazione mobile di Mooney, in grado di rispondere ai clienti su tutti i prodotti Mooney. Il chatbot ha una copertura del 98% delle domande che gli utenti gli pongono; è un ottimo risultato, e così decidiamo di candidarlo al Tech Challenge che IBM Italia ha organizzato per il 2022. Ci aggiudichiamo il round e per questo vinciamo due posti nell’IBM Study Tour organizzato per la primavera 2023 negli Stati Uniti.
Il Tour si è da poco concluso, ed io e il collega Carlo abbiamo avuto il privilegio di fare visita a tre centri di ricerca di IBM:
• IBM Thomas J. Watson Research Center New York
• IBM Innovation Studio Poughkeepsie, NY
• IBM Research Almaden, San Jose.
Sì, proprio, così: si attraversa anche tutta l’America.
La partenza è il 22 Aprile, i partecipanti arrivano da città diverse, ma ci troviamo tutti all’aeroporto di New York. Un sincronismo perfetto.
Fin da subito si capisce che sarà un tour frizzante: la compagnia è brillante, piena di energia e voglia di stare insieme. Siamo sei aziende partner di IBM che hanno vinto i tre round previsti dal Challenge.
Arrivati il sabato pomeriggio all’albergo in pieno Times Square, siamo colpiti dalla città e subito ci mettiamo in moto per un primo assaggio della Grande Mela. La domenica è libera, ma il gruppo non si scioglie facilmente e alcuni di noi partono insieme per una sorta di mezza maratona: più di 20km a piedi per vedere quanto più possibile di una città dalle mille facce.
Lunedì mattina il pullman ci aspetta per condurci alla volta dell’IBM Thomas J. Watson Research Center, a un’ora e mezza di strada e traffico.
L’agenda del giorno è intensa di interventi di IBM: a passo serrato sentiamo parlare dei prossimi passi dell’AI con i Foundation Models, di piattaforme multicloud e cloud ibrido, di sicurezza, di sostenibilità nella produzione e nell’uso dei prodotti IBM; sentiamo parlare anche di Quantum Computing e molto altro ancora. Gli speaker sono tutte persone con un percorso lungo ed importante in IBM e tra loro anche il vicepresidente. Ben presto ci rendiamo conto che non è certo da tutti i giorni vivere una giornata così. Il culmine è certamente stata la visita al centro che ci ha condotto a vedere il prototipo del quantum computing: un momento di grande stupore.
Il 25 aprile la sveglia suona piuttosto presto perché è prevista la visita al centro di Poughkeepsie, la cui agenda è altrettanto fitta e interessante quanto quella del giorno prima.
Oggi sentiamo parlare di LinuxOne, della sinergia tra IBM e Red Hat (acquistata pochi anni fa da IBM), di memoria resiliente, sentiamo parlare di mainframe e degli sviluppi che IBM sta conducendo sui suoi hardware. Il tour del centro ci porta a vedere uno dei quantum computer presenti, e questa volta è vero e funzionante: uno tra i 24 che esistono nel centro. Nota stupefacente: la temperatura del processore è la più bassa nell’universo!
La mattina del 26 torniamo nel centro di Poughkeepsie per una sessione interattiva tra partner IBM e IBM stessa per un design thinking collettivo. La sessione è preceduta da un intervento, ma poi tutti al lavoro!
In tarda mattinata torniamo a New York, pronti a volare, la mattina successiva, per San Francisco. Il pomeriggio è libero e lo spendiamo in gruppo, ancora nell’esplorazione di una città poliedrica. Questa volta si va al mare a Coney Island per poi regalarci un hot dog in Central Park, proprio come i veri newyorkesi.
Sveglia all’alba per il volo per San Francisco. Il gruppo è sempre più affiatato e anche le ore di trasferimento pesano poco, perché animate da un entusiasmo condiviso. Giunti a San Francisco, come per New York, non ci facciamo prendere dalla stanchezza e indossiamo le scarpe comode per iniziare subito un giro per la città. Il clima californiano, caratterizzato da microclima diffusi, si riconosce subito e in pochi metri dal sole si passa alla nebbia e vento, ma la baia è irresistibile e così anche il Pier 39.
La cena offerta da IBM ci riunisce e di certo non mancano i brindisi a un’esperienza che, per quanto ancora non conclusa, è sempre più straordinaria.
Il 28 mattina il pullman ci porta all’ultima sede IBM prevista nel tour: l’IBM Research Almadena San Jose, nel pieno della Silicon Valley. Tutte le sedi IBM sono bellissime: immerse nel verde, contornate da parchi dove anatre e tacchini girano liberamente.
Qui l’agenda è “la ciliegina sulla torta”, ma ancor più sorprendenti sono tre ricercatori italiani che ci aspettano per raccontarci i progetti su cui stanno lavorando. Sara, Stefano e Annalisa ci ammaliano con la loro presentazione su progetti talmente innovativi che ci sembra di essere stati catapultati direttamente nel futuro.
Il tour del centro, poi, ci dà l’opportunità di incontrare anche altri ricercatori, come Keevin P. Roche che lavora da 40 anni in IBM e si diletta a spezzettare e ricomporre atomi per trovare altri elementi da utilizzare per la realizzazione di nuovi hardware.
Stanchi, ma incredibilmente soddisfatti e incantati torniamo a San Francisco per prepararci al lungo rientro.
Una settimana indimenticabile, non solo per l’opportunità di visitare due grandi città come New York e San Francisco e quella di incontrare aziende che, come Extra, credono nella tecnologia IBM e la propongono ai loro clienti, ma anche e soprattutto l’occasione unica di entrare ed essere ospiti di tre centri dove si è fatta la storia e si lavora al futuro della tecnologia. Abbiamo visto il quantum computing, il microscopio elettronico, abbiamo sentito parlare di Foundation Model, dell’AI applicata alle cellule per combattere il cancro, abbiamo sentito parlare di nuove memorie con capacità computazionali, di tecnologia sostenibile e green e molto altro ancora. Quel che certamente ci portiamo a casa è la convinzione che IBM è una grande azienda che investe moltissimo nella ricerca, molto più di quanto si possa immaginare.
Un Tour che certamente non dimenticheremo e che ci porta nuovi stimoli e soluzioni per i nostri clienti.
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